Nel 1977 è stato realizzato il primo impianto in fibra ottica per collegare due centrali Sip, una prima mondiale

Fibra 40 anni Sip

Risale al 15 settembre del 1977 la realizzazione del primo impianto in fibra ottica che collegava due centrali Sip tra Stampalia e Lucento, utilizzando cavi prodotti dalla Pirelli.

La posa della fibra ottica è più che mai attuale in Italia e in Europa, per ottemperare ai parametri della strategia Europa 2020 che vuole la copertura con banda larga di base per il 100% dei cittadini europei e la copertura di almeno il 50% degli utenti domestici con velocità pari o superiori ai 100 Mbps.

Se in tempi recenti l’Italia si muove a tratti con difficoltà e appare in affanno, c’è stato un tempo – 40 anni fa – in cui lo Stivale era pioniere. Un esperimento coordinato dal Centro studi e laboratori telecomunicazioni, divisione della Sip che si occupava di ricerca e sviluppo e ha dato il via a una svolta epocale.

Le prime prove sul campo sono state fatte in Italia, test che hanno contribuito a posare, nel 1985, il primo cavo transatlantico in fibra ottica, esperimenti svolti con diversi sistemi di trasmissione digitale su un tratto relativamente corto, da 1 a 17 chilometri.

Il primato mondiale stabilito a quel tempo dalla SIP consentì di sperimentare con successo diversi sistemi di trasmissione digitale, con simulazioni attraverso lunghezze complessivamente variabili da 1 a 17 chilometri, ed eseguendo le giunzioni in un tempo brevissimo, grazie ad un innovativo metodo brevettato, denominato Springroove®.

Uno stralcio di storia quasi romantico, insieme a quello che ha visto l’Italia tra i primi paesi ad affacciarsi alla rete, nel lontano 1986, quando lo Stivale guardava al futuro spinto da una carica di entusiasmo che pochi altre nazioni, in Europa almeno, avevano.

Oggi la fibra ottica viene accostata alla banda veloce e a quella ultraveloce, i tempi sono cambiati. E secondo il sito appositamente creato dal ministero dello Sviluppo economico, la copertura a 30 Mbps ha raggiunto il 40% delle unità immobiliari (contro il 58% a livello europeo in media) e l’11% di copertura con 100 Mbps (18,7% in Europa).

In collaborazione con TIM e SERVICEWEB