La velocità media di connessione in Italia infatti è di 9,2 Megabit al secondo, al 28esimo nella classifica europea e costa il 78% in più della media
È di questi giorni il rapporto 2017 dell’AgCom che ci dice che ormai il 72% delle case è raggiunto dall’internet ultraveloce, ma anche che la popolazione sembra poco interessata, tanto che siamo penultimi in Europa con solo il 12% di abbonamenti alla banda larga e larghissima. La motivazione è molto semplice: in Italia siamo anche tra i paesi che fanno pagare di più la connessione e che offre meno velocità.
La velocità media di connessione in Italia infatti è di 9,2 Megabit al secondo, al 28esimo nella classifica europea. Analizzando in dettaglio i dati, in Europa ben 27 Paesi su 31 hanno una velocità superiore ai 10 Megabit, mentre peggio dell’Italia fanno solo Croazia, Grecia e Cipro.
“Un abbonamento di accesso a Internet senza telefono o altri servizi, con una connessione a banda larga di velocità compresa tra i 4 e 8 Mbps costa il 78% in più della media europea, mentre un abbonamento di velocità tra gli 8 e i 12 Mbps in Italia costa il 107% in più della media europea” ha dichiarato Fabio Magrin, AD di Gruppo Syplus.
“E stiamo parlando degli abbonamenti più diffusi: il 75% degli utenti italiani va online proprio ad una velocità compresa tra i 2 ed i 10 Mbps. È evidente che in Italia rischiamo un serio gap tecnologico sul web, cosa che rappresenta un serio problema sia per le aziende che per i privati. Siamo in sostanza un paese nel quale il web è lento e costoso, non c’è da meravigliarsi che si sia anche tra quelli con meno abbonamenti. Ma una soluzione è possibile: se le aziende che forniscono connettività puntano seriamente sull’innovazione, offrendo velocità e costi più contenuti, è possibile ampliare significativamente il numero dei cittadini digitali e rendere così il web davvero uno strumento prezioso per la crescita del paese. Oggi stare indietro sull’accesso al web è come 100 anni fa non avere strade e ferrovie.”